lunedì 2 marzo 2009

Aggiornamento 7 (28 febbraio '09)


(il nostro villaggio)

Una giornata come tante altre, ma che richiede un piccolo antefatto.
Ieri ho trascorso tutta la giornata in ospedale a supporto di una delegazione italiana del Bambin Gesu di Roma, venuti qui in questa zona per raccogliere documentazione sulle condizioni sanitarie.
Mi astengo dal pubblicare foto della sala parto e altre stanze, perche vorrei ricevere il documento ufficiale della delegazione e vedere se è compatibile con il mio spazio Blog.
Per la prima volta ho visto una maternità dopo solo poche ore e come si taglia il cordone ombelicale e roba simile… che spasso !!! Aggiungiamo poi che l' assistente malawiana che ci conduceva per le aree era una splendida creatura locale in un immacolato abito bianco, per dire che il tutto si e' svolto in una atmosfera molto serena.
Una successiva simpatica conversazione a 4 occhi (un paio azzurri e un paio neri) con l'infermiera assistente per un paio di ore, davanti alle tende dei pazienti con il colera (che posto romantico vero ?!!!) e chiudo la giornata lavorativa.

Stamattina prima di muovermi verso il villaggio di Njereza passo a fare un saluto alla infermiera: la trovo china su un fagotto: bene bene sta pulendo un bimbo morto da pochi minuti di colera, ma non perde il sorriso e mi sfida a scacchi per la serata!
Il bimbo è piccolo, meno di un anno, forse un 4 kg di carne sfinita dalla diarrea.
Come inizio di giornata non c’e’ male vero? la vista della morte di un bambino e il freddo della sua pelle ti si stampano addosso e per rimuoverli serve un bello sforzo…ma forse non bisogna rimuoverli, ma tenerli stretti come momenti essenziali di passaggio per trovare motivazioni e valori al di la di tutto.





Bimbo che passeggia tra le pannocchie di grano appena raccolto (finisce la fame per 10 mesi, siamo salvi)








E allora via verso Njereza! Savana e solito slalom tra le biciclette cariche di legna e siamo al villaggio. Qui i villaggi cambiano nome a seconda di chi ti parla: ma fa molto africano questo.
Io e Obrey incontriamo il capo villaggio e iniziamo la conversazione, raccogliendo le informazioni del caso per dare corpo al progetto pozzo, completandolo con una relazione; dobbiamo esser molto prudenti, la raccolta informazioni non deve trasparire nessuna intenzione altrimenti pioverebbero richieste come l'acqua di un temporale tropicale.
- 25 famiglie e 8-10 persone a famiglia.
- Scuola a 5 km verso la collina.
- Acqua approvvigionata al fiumiciattolo a circa 400mt, condiviso con animali e utilizzato poco piu a monte da un altro insediamento per lavaggio dei panni
- nessun asilo
- economia basata solo su vendita di legna al villaggio di Koche a circa 20km
- primo ospedale a 20km (a Koche appunto)
- nessun sistema di trasporto: tutto a piedi
- malaria a go go e un po di diarrea per i piu deboli
(Piazza del Villaggio)
Manca una piccola premessa. Questo villaggio e' stato voluto dal governo a seguito di una campagna di ridistribuzione e insediamento delle nuove aree agricole; originariamente il villaggio si trovava nell area del Mulanje ma era sovrappopolato. Il governo decide per lo spostamento e stanzia ben 9000K (quasi 50 euro) per famiglia per ricostruirsi la vita (per alcuni ci son stati anche aiuti per la costruzione della casa ma non per tutti).... Ma li da solo per un paio di anni.
Le situazioni cosi son molte, ma come qualsiasi persona ci si affeziona ad alcune per una serie di cause concomitanti.... ed eccomi qui.
Documento con le mie foto i dettagli sul luogo dove metteremo il pozzo:



sotto questo baobab andremo a scavare il buco per la pompa















sentiero verso la fonte di acqua



















ecco il punto dove avviene l'approvvigionamento dell'acqua attualmente











stessa cosa ma da altro punto di vista










ecco il pozzo costruito dal governo un anno fa: solo un buco a cielo aperto dove si raccoglie da acqua stagnante circa un bicchiere per volta....( io sentivo una strana puzza salire, penso ci fosse caduto qualche animale....)

eccomi tra la folla acccorsa dopo che abbiamo svelato il nostro progetto














alcuni bambini... fa sempre effetto... a parte che dovrebbero essere a scuola, ma spesso la mancanza della divisa non glielo consente.
bimbo curioso per la presenza del bianco (se ne vedon pochi qui....)



si lavano le stoviglie....






e dopo la visita alla scuola su in collina non mi resta che fare lo scuola-bus per una dozzina di creature che vogliono tornare a casa comodamente
Ora avete visto dove finiranno i nostri contributi.

E presto avro' i preventivi in mano.

ciao
gc